eCommerce e marginalità, come conservarla – Focus Food & Grocery

eCommerce food&grocery

Negli ultimi dieci anni, in Italia, abbiamo assistito ad una lenta migrazione della spesa alimentare sull’online. Il Covid-19 ha accelerato radicalmente questa transizione e nel giro di pochi mesi è accaduto quello che sarebbe successo nell’arco di cinque anni.
Chi era già abituato a fare shopping online è pronto per ampliare gli orizzonti dei propri acquisti digitali, valutando anche transazioni insolite come la scelta dell’automobile, direttamente sul web. La gran parte di consumatori invece, ha finalmente rotto gli indugi ed ha approfittato delle restrizioni da Covid-19 per familiarizzare con l’e-commerce.

eCommerce e marginalità, la sfida dei retailer

Ma cosa è successo lato retailer? Erano tutti pronti ad accogliere questa impennata della domanda? Se settori come il food e l’hospitality, attraverso marketplace e partner terzi, erano già abili nella vendita online, per la grande maggioranza dei negozi alimentari, eccetto le grandi insegne, l’adattamento è arrivato in corsa.
I dati condivisi dall’osservatorio del Polimi sul l’eCommerce Food & Grocery B2C raccontano di un 2020 in cui la spesa online degli italiani in Food&Grocery ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro con una crescita del +84% e stimano un ulteriore importante balzo in avanti del comparto.

ecommerce b2c food

eCommerce e marginalità, la ricerca

Nel 2021 gli acquisti online nel Food&Grocery supereranno, infatti, i 4 miliardi di euro (+38% rispetto al 2020), trainati soprattutto dalla componente Alimentare (+40%).Il Grocery Alimentare (cioè i prodotti da supermercato) crescerà nel 2021 del +39% fino a sfiorare i 1,4 miliardi di euro, mentre il Food Delivery, superate le difficoltà di inizio 2020 dovute alla chiusura dei ristoranti nel primo lockdown, nel 2021 continuerà a crescere con un ritmo sostenuto (+56%) e supererà gli 1,4 miliardi di euro. A spiegare lo sviluppo del comparto è principalmente l’ampliamento dell’offerta, sia in termini di nuovi ristoranti che attivano in modo diretto o intermediato l’eCommerce, sia in termini di maggior copertura territoriale del servizio verso i comuni più piccoli.

eCommerce e marginalità, la chiave è nel business model

Ma la necessità di avviare in tempi brevi il servizio di vendita online per rispondere alle esigenze dei consumatori in molti casi non ha consentito ai retailer di definire un business model vincente e di effettuare analisi precise sulla marginalità. Molti di questi imprenditori, al termine del primo lockdown, si sono infatti resi conto che gli acquisti avvenuti con consegna a domicilio o ritiro in negozio si sono rivelate meno redditizie delle transazioni in negozio.
Nel traghettare le vendite dallo store fisico al negozio online la maggior parte di questi venditori tradizionali ha adottato la medesima proposta commerciale e il listino prezzi del punto vendita, dimenticandosi dei costi che hanno dovuto aggiungere alla loro infrastruttura operativa esistente.

eCommerce e marginalità, la differenziazione dell’offerta

Se un negozio di alimentari “fisico” in genere garantisce un margine operativo del 2%-4%, portare la propria proposta sul web aggiunge i costi di infrastruttura tecnologica e della sua gestione, della fornitura dei servizi di consegna a domicilio o dei punti di ritiro, senza eliminare i costi significativi del negozio.
Se questa migrazione online ha rappresentato una vera e propria ancora di salvataggio nel momento del lock-down e se garantire un’offerta digitale ha portato diversi player finalmente al passo con i tempi, oggi è il momento di riflettere sul proprio business model ed analizzare i dati storici per applicare dei correttivi, adesso che i dati dimostrano comunque che il consumatore si è abituato ad acquistare online anche queste categorie merceologiche e che continuerà a farlo anche a emergenza sanitaria archiviata.

eCommerce e marginalità, le aree di intervento

Le aree di intervento, per rendere la vendita online  sostenibile e sempre più profittevole, dovranno dunque necessariamente essere:

  • analisi dei costi
  • pricing
  • diversificazione portafoglio prodotti
  • valutazione della marginalità online e offline

Per tutti questi aspetti, in Premoneo abbiamo una soluzione tecnologica basata su sofisticati modelli matematico-statistici e algoritmi di intelligenza artificiale da mettere a disposizione per sostenere il mercato in questo momento di assestamento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.