“Voglio un prodotto scalabile che venga incontro alle specifiche esigenze dei clienti” è uno dei più diffusi ossimori del nostro tempo.
Purtroppo, non si può avere tutto, a qualche aspetto bisogna rinunciare, e l’informatica non fa eccezione. Anzi, si tratta della scienza in cui più delle altre vale l’arte del compromesso.
Ci sono applicazioni, come i Software as a Service (Saas), in cui una stessa funzionalità viene erogata a più clienti, i cui bisogni vengono soddisfatti appieno dalle funzionalità disponibili e si accontentano di non avere altro al di fuori del pacchetto di features che hanno acquistato o a cui si sono abbonati. In qualche caso estremo potranno riuscire al massimo ad ottenere una certa funzione con delle piccole modifiche.
Standardizzazione, gli ambiti di fattibilità
Ad esempio, servizi di questo tipo possono essere quelli che permettono di acquisire e analizzare i dati sul comportamento degli utenti sui social network in termini di quante persone parlano di un certo argomento e come ne parlano (il cosiddetto sentiment).
Ogni cliente cercherà parole chiave diverse ma a tutti interessa sapere il “quanto” ed il “come”.
In altri casi invece i requisiti sono eterogenei e non possono essere gestiti in modo standard, senza incorrere in un’elevata perdita di qualità del dato.
Supponiamo ad esempio di essere un tour operator e di dover gestire diverse tipologie di viaggi con più mezzi: aerei, treni, navi…
Ogni mezzo ha le sue peculiarità, ad esempio:
- I viaggi aerei non hanno tappe, ma eventuali scali.
- Le tipologie di posto (economy, business…), variano per ogni compagnia che gestisce il viaggio ma anche per ogni viaggio specifico in sé
- Per ogni tipologia di viaggio e destinazione variano, ad esempio, requisiti come le documentazioni.
- Canali di acquisto (web, fisico, agenzia viaggi…)
- ..
Tutte queste differenze tra potenziali clienti fanno sì che ogni utilizzatore di un software dovrà accedere a funzionalità custom per rispondere alle esigenze di business specifiche. In uno scenario come questo, un’applicazione ben standardizzata consentirà di gestire il 90% delle casistiche richieste da ogni cliente senza dover scrivere altro codice o dover cambiare dei settaggi, però si arriverà ad un punto in cui, per quel del restante 10%, sarà necessario agire, magari modificando un gran parte del codice che usano tutti i clienti con rischio di regressioni e un elevato impatto sull’operatività.
Standardizzazione, il rischio è diminuire la qualità dell’output?
A questo punto, ogni sviluppatore o software house si trova di fronte ad un grande quesito: accetto le customizzazioni e quindi sviluppo ad-hoc quantomeno per un sottoinsieme di clienti oppure rimango ferreo sugli sviluppi erogando un servizio che copre il 90% delle richieste e nulla più?
Sulla seconda opzione bisogna aggiungere che il 10% restante può rappresentare la discriminante tra “chiedo ad altri” e “per adesso me lo tengo così”.
Si tratta di una scelta business, prima che tecnica. Bisogna analizzare correttamente il rapporto rischi/benefici nel rimanere ferrei sulla standardizzazione.
Standardizzazione, i costi di un approccio custom
A volte, quantomeno per i clienti di più grandi dimensioni e dall’elevata complessità di esigenze, può aver senso pensare a delle customizzazioni, ma queste dovrebbero restare limitate altrimenti i costi del personale IT ed il tempo speso nella manutenzione dei processi, non più standard, sono destinate ad aumentare in maniera esponenziale.
L’impatto manutentivo a livello IT è spesso sottostimato dal mondo business, ma rappresenta un aspetto cruciale a cui prestare attenzione. Anche perché va promosso il concetto che un software, per poter ottenere risultati soddisfacenti, vada “coltivato” e continuamente controllato.
In Premoneo abbiamo scelto di guardare a quei clienti, con esigenze peculiari che non riuscivano a trovare un supporto adeguato in ambito pricing, forecasting e segmentazione, nei software presenti sul mercato, offrendo software in cloud sviluppati ad hoc in base alle necessità di ognuno, facendo dell’accuratezza delle analisi e dei suggerimenti nostro punto di forza.