Strategie data-driven, il potenziale di ottimizzazione delle aziende italiane

Data driven business

 Al giorno d’oggi, è sempre più frequente sentir parlare di dati in ogni ambito aziendale e, alla luce di questo, continua a crescere l’importanza strategica dell’individuare i modi e gli strumenti che consentano di sfruttarne a pieno il valore.

Strategie data-driven, il livello di penetrazione

Secondo uno studio condotto da Forrester Consulting per Dell Technologies, il 73% delle aziende ha dichiarato di aver notato una crescita significativa dell’utilizzo di dati interni all’azienda. Dati che possono essere utilizzati per ottimizzare i processi interni, per prendere decisioni strategiche e alimentare sistemi in grado di massimizzare gli obiettivi di vendita.

Ma, nonostante ciò, circa il 70% delle aziende afferma di avere difficoltà a collezionare, organizzare e utilizzare la grande mole di dati a disposizione. A ciò si aggiunge la crescente difficoltà delle aziende a trovare le risorse umane in grado di maneggiare efficacemente e interpretare i dati che si hanno a disposizione. Tali problematiche sono sorte come conseguenza della crescita esponenziale del settore informatico negli ultimi anni, che difficilmente trova un corrispettivo nel numero di professionisti formati negli scorsi decenni, unitamente all’incremento dell’eterogeneità e della complessità dei dati stessi.

Strategie data-driven, la carenza di competenze interne

Proprio per questo molte aziende decidono di individuare un partner in grado di fornire queste competenze e di sviluppare strumenti capaci di semplificare il processo di valorizzazione dei dati e fornire al management indicazioni sulle scelte più profittevoli.

Premoneo, infatti, è diventato provider di realtà di spicco in diversi settori, sviluppando software custom che permettono alle aziende di rispondere a scenari di mercato in rapida evoluzione con il supporto di Scienza dei Dati e Intelligenza Artificiale. I prodotti in-cloud sono sviluppati sull’Engine di Premoneo, potente motore di calcolo basato su sofisticati modelli matematico-statistici e avanzate tecnologie di Intelligenza Artificiale. Con Premoneo è possibile analizzare dataset di qualsiasi tipo per ottimizzare la definizione del pricing, per studiare il comportamento dei propri clienti e per ottenere accurati modelli di forecasting, oltre al monitoraggio in real-time dei risultati di vendita.

Strategie data-driven, il valore strategico dei dati

Quello che bisogna infatti tener presente è l’enorme potenziale informativo che risiede nei dati e l’utilità degli stessi in svariati ambiti aziendali. Spesso la complessità e la numerosità dei dati disponibili implicano la necessità di adottare strumenti, spesso basati sull’intelligenza artificiale, in grado di semplificarne la struttura e rendere il loro utilizzo più accessibile nei vari comparti aziendali.

Infatti, spesso i dati che vengono generati durante ogni attività quotidiana, da svariate sorgenti e in differenti formati, necessitano di strumenti e competenze adeguate per essere analizzati correttamente. Diversi studi già da anni confermano quanto un’azienda realmente data-driven possieda capacità avanzate di supporto ai processi decisionali e l’abilità di incrementare la propria produttività del 5% e la propria profittabilità del 6% (McAfee e Brynjolfsson, 2012). https://hbr.org/2012/10/big-data-the-management-revolution

Strategie data-driven, gli investimenti in strumenti di AI

Inoltre, secondo una ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, il mercato italiano dei Big Data Analytics è in continua espansione dal 2014, con una crescita media del 21% all’anno. Il 45% della spesa in analytics è dedicato alle soluzioni informatiche, come strumenti per acquisire, elaborare, visualizzare e analizzare i dati, applicativi per specifici processi aziendali e database. Infine, dalla ricerca emerge che i settori interessati dagli investimenti più consistenti sull’analisi dei dati sono quello bancario, manufacturing, telco, GDO/retail e assicurativo, di cui l’88% è costituito da grandi aziende e il 12% da PMI.

Dunque, a livello generale risulta chiaro che le aziende italiane necessitino di finalizzare il proprio processo di trasformazione digitale, attraverso l’adozione di una strategia efficace per la gestione e l’organizzazione dei dati, con lo scopo di renderli la base da cui partire per ottimizzare le proprie strategie di business.

 

 

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